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matrix2.jpgNell'inutile tentativo di mettere ordine alla posta è saltata fuori questa vecchia mail, ricevuta nel 2003...
L'autore al momento è sconosciuto, ma se qualcuno sapesse chi è me lo faccia sapere grazie!

Sbang! Sock! Stunf! Schiaffazz! Crash! Risbang! Pugn! Calcinfacc!
I titoli di testa scorrono su Trinity impegnata a somministrare coscienziosamente a una banda di poveracci una bella scarica di mazzate volanti...
Dopo l'ultimo calcione nelle gengive, Trinity si guarda intorno in cerca dell'uscita, disdegna & schifa la porta, e si getta infine contro l'unica finestra chiusa, che esplode come una fontana di vetri in slow-motion senza neppure scalfirle il gel, mica come noi che ci tagliamo anche coi fogli di carta. Mentre precipita ha il tempo di svuotare ottantadue caricatoriTrinity, lanciare ventinove pugnali e completare dodici Bartezzaghi a schema libero. Poi, finalmente, muore.
Neo si sveglia di soprassalto: era un incubo.
— Cosa c'è, amore? — gli chiede Trinity — Sei sconvolto perché hai sognato la mia morte?
— No, è che ho visto la nota spese per gli effetti speciali solo per i primi trenta secondi di film.
— Che t'importa? Va tutto sul conto dei polli che pagheranno il biglietto per vedere questa boiata.
— Ah già, è vero.
— Alzati, coraggio: siamo arrivati a Zion.
La Città degli Umani Liberi, che il primo Matrix aveva avuto il buongusto di non mostrarci, si rivela una via di mezzo tra Kabul dopo i bombardamenti e la Metro A in ora di punta. Morpheus affida l'astronave a un parcheggiatore napoletano e va a trovare un brutto ceffo che, si viene a sapere,
a) comanda l'esercito di Zion;
b) si tromba l'ex-ragazza di Morpheus.
— Stanno arrivando 250mila seppie! — bercia il ceffo.

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