Logo Disconnessi
Matrix2, ballo tribale
Neo e Trinity scopano in dissolvenza sulle immagini del rave party. Poi scopano di nuovo. E poi ancora. E ancora, visto che la sequenza si replica, in una sagra del brodo allungato, fino all'ultimo secondo tollerabile prima che in sala gli spettatori diano fuoco alle poltroncine.
La mattina dopo, mentre tutti smaltiscono la sbornia, alla porta di Neo si presenta un corriere DHL.
— L'Oracolo ti vuole parlare, Eletto — informa.
— Non poteva mandare una e-mail?
— Devi rientrare in Matrix, Eletto: l'Oracolo ha da farti delle rivelazioni importantissime.
— Tipo in Matrix 1, quando la cosa più utile che mi ha detto è che i biscotti vanno cotti in forno? No grazie.
— Guarda che se rientri in Matrix potrai farti una serie di scazzottate che a confronto Bruce Lee era un gandhiano.
— Mi hai convinto. Andiamo.
Detto fatto, Neo si infila gli elettrodi in tutti gli orifizi disponibili, chiude gli occhi e si ritrova dentro il mondo simulato. L'aspetto del suo "avatar" è cambiato parecchio rispetto al primo film: ha un colorito da salma di tre giorni, una palandrana ieratica che dovrebbe richiamare Luke Skywalker in divisa da Jedi ma che invece lo fa somigliare a Don Camillo, e niente cellulare Nokia probabilmente perché i finlandesi non hanno rinnovato l'accordo di sponsor. Gli occhialini alla Stevie Wonder invece sono sempre gli stessi, da indossare rigorosamente anche in piena notte con un buio fottuto per creare il sintomatico mistero.
Giunto all'indirizzo comunicato dal pony-express, Neo si ritrova in un dojo modello Karate Kid.
(Continua alla prossima pagina)

Commenti offerti da CComment