Piccolo svago letterario. Lo lascio qui, così com'è venuto fuori (quasi).
Una specie di "twitterata" un po' lunga.
Buona lettura.
P.S.: mi piacerebbe sapere se ti ha trasmesso qualcosa, anche un commento anonimo qui in fondo. Grazie.
«Ciao. Sono io.»
«Io chi?»
«Io, te.»
«Non capisco, cosa vuoi dire?»
«Sono io, la tua coscienza.»
«E mi parli al telefono?»
«Beh, sto cercando in tutti i modi di richiamare la tua attenzione. E visto che il telefono è la cosa con cui parli più spesso, ci provo così.»
«A me sembra una stronzata.»
«Anche a me, ovviamente.»
«Anche questo dialogo è una stronzata e non capisco perchè sto continuando a parlarti.»
«Perchè non puoi farne a meno, sono la tua coscienza.»
«Quindi se adesso chiudo la chiamata dovrei continuare a sentirti giusto?»
«Giusto, ma è davvero ciò che vorresti fare? Davvero intendi non parlare con me, la tua coscienza?»
«Basta.»
-click-
Lo sapevo. Ma dovevo tentare comunque, in fin dei conti sono la tua coscienza.
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