Ero indeciso se inserire questo articolo nella categoria Salute, Stili di vita o Ecologia.
Alla fine ho deciso per Stili di vita, ma non ne sono ancora molto convinto.
Cosa vuol dire questo titolo?
E' un omaggio ai nostri fornitori ufficiali di verdure (e frutta): Bosco.
Bosco è una famiglia di agricoltori. Vincenzo e Claudio sono due "ragazzi" che hanno deciso di dire basta alla logica dell'industria chimico-alimentare che rischiava di schiacciarli sotto la pressa del profitto.
Quest'ultima lunga frase sembra molto pomposa ma è davvero la realtà dei fatti. Le grandi catene di distribuzione alimentare in cui ognuno di noi va o, come per fortuna nel nostro caso, andava a fare la spesa, esigono dagli agricoltori prezzi di acquisto sempre più bassi a fronte di una pseudo-garanzia di comprare grandi quantità.
Un'azienda agricola si ritrova quindi alla non-scelta di lavorare come muli da soma per ottenere grandi quantità di verdura da vendere poi a prezzi molto bassi.
E come si può ottenere tanto dal terreno in poco tempo e senza perdere molto dal raccolto? Con la chimica.
E così un'azienda agricola che produceva cibo si trova a dover utilizzare ogni tipo di porcheria chimica, trasformandosi in poco tempo in un devastatore dell'ambiente e della salute. Non sono parole esagerate queste. Ti segnalo un collegamento dove è presente un piccolissimo elenco di sostanze chimiche concesse in agricoltura: Pesticidi e fitofarmaci. E' un elenco preso da un sito dell'università di Torino, non aggiornato, ma è solo per fornire un esempio di cosa hanno il coraggio di darci da mangiare le industrie chimiche!
Ecco quindi come funziona generalmente ai nostri giorni l'agricoltura. Certo, ci sarebbe da scriverne trattati interi sull'argomento, ma mi sono già dilungato troppo e come al solito rischio di annoiare o rubare troppo tempo.
Nel caso di Bosco però le cose stanno andando diversamente e, anche se con grande impegno e grande fatica, Bosco sta producendo verdura biologica e la vende direttamente. Per una volta c'è la possibilità di dare i nostri soldi direttamente a chi produce, senza alimentare la macchina "tritaziende" dei soliti (ig)noti.
Perché sono indeciso sulla categoria in cui ho pubblicato queste righe? Perché è un argomento che tratta di salute: mangiare sano è la prima regola per una vita in salute. Perché si parla di ecologia: le sostanze chimiche impiegate nell'agricoltura non biologica (e quindi chimica appunto) sono dannose per l'ambiente, oltre che per l'uomo nello specifico. E poi comprare direttamente dal produttore aiuta tutti a ristabilire un rapporto più umano e a ridistribuire la ricchezza. E quindi si parla anche di stili di vita che cambiano. Opterei per Salute perché senza di quella non avrei potuto scrivere queste parole! ;-)
Ma, come mi ha fatto giustamente notare Federica, non ne ho quasi parlato, per cui vada per Stili di vita, dato che comprare biologico da una filiera corta, fare i complimenti a Claudio e Vincenzo e incitarli a proseguire lungo questa strada è una filosofia (stile) di vita.
Un piccolissimo aneddoto: una delle prime volte che siamo andati da Bosco abbiamo incontrato la mamma di Claudio e Vincenzo. Abbiamo parlato un po' con lei, sono tutte brave persone, di quelle con cui staresti a parlare volentieri per ore, ed è appunto saltato fuori il discorso del biologico e lei ci dice: "biologico", ma una volta si produceva sempre in questo modo e mica lo chiamavamo biologico! Era così e basta!
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